top of page

La Disapplicazione delle Proroghe Automatiche delle Concessioni Demaniali Marittime alla Luce del Principio di Diritto dell’Adunanza Plenaria

  • Immagine del redattore: Fiorenzo Auteri
    Fiorenzo Auteri
  • 2 ago 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Recentemente, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Catania, con la sentenza del 30 luglio 2024, n. 2767, ha affrontato una questione di notevole rilevanza riguardante le concessioni demaniali marittime, confermando l’inapplicabilità delle proroghe automatiche di tali concessioni alla luce del diritto europeo.


Il Contesto Normativo e Giurisprudenziale

La sentenza del TAR di Catania si inserisce in un contesto normativo complesso, segnato dalle pronunce dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato nelle sentenze nn. 17 e 18 del 9 novembre 2021. In queste pronunce, l’Adunanza plenaria ha chiarito che le norme legislative nazionali che prevedono la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative sono in contrasto con il diritto dell’Unione Europea, in particolare con l’art. 49 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e l’art. 12 della direttiva 2006/123/CE.


Il Principio di Diritto Enunciato

Il principio di diritto enunciato dall’Adunanza plenaria è chiaro: le norme che dispongono la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime devono essere disapplicate sia dai giudici sia dalla pubblica amministrazione, in quanto contrarie al diritto eurounitario. Questo principio si applica anche alle norme introdotte in emergenza, come quelle legate alla pandemia di Covid-19.


Le Implicazioni della Sentenza del TAR Catania

La sentenza del TAR Catania n. 2767 del 2024 ribadisce la necessità di disapplicare le norme nazionali che prevedono la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative. Questo significa che tutte le concessioni rientranti in questa categoria devono essere riesaminate e non possono beneficiare di proroghe automatiche.


Perché il Diritto Europeo Prevale

Il motivo principale per cui il diritto europeo prevale su quello nazionale in questo caso risiede nel principio di libertà di stabilimento e di prestazione di servizi all’interno dell’Unione Europea. L’art. 49 TFUE e l’art. 12 della direttiva 2006/123/CE mirano a garantire un mercato interno libero e concorrenziale, dove le concessioni devono essere assegnate tramite procedure trasparenti e non discriminatorie, aperte a tutti gli operatori economici dell’UE.


Conclusione

La sentenza del TAR Catania del 30 luglio 2024 conferma la direzione già tracciata dall’Adunanza plenaria: le proroghe automatiche delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative sono incompatibili con il diritto europeo. Questo principio deve guidare l’azione sia della pubblica amministrazione sia dei giudici, assicurando che le concessioni siano assegnate secondo criteri di trasparenza e concorrenza, in linea con i principi fondamentali dell’Unione Europea.


Questa decisione rappresenta un passo significativo verso l’armonizzazione delle normative nazionali con il diritto comunitario, garantendo un mercato più equo e aperto a tutti gli operatori economici.




Commenti


bottom of page