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La Bancarotta Fraudolenta: Aspetti Normativi e Giurisprudenziali

  • Immagine del redattore: Fiorenzo Auteri
    Fiorenzo Auteri
  • 29 lug 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

La bancarotta fraudolenta è uno dei reati più gravi in materia di diritto fallimentare e rappresenta una fattispecie criminosa prevista e punita dal codice penale italiano. Questo reato si verifica quando, in presenza di una procedura concorsuale, l’imprenditore o altri soggetti compiono atti fraudolenti volti a sottrarre beni alla massa fallimentare o a falsificare la contabilità aziendale.


Normativa di Riferimento

La disciplina della bancarotta fraudolenta è contenuta nel Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 (Legge Fallimentare), e specificamente negli articoli 216 e 223. Questi articoli distinguono tra bancarotta fraudolenta patrimoniale e bancarotta fraudolenta documentale.


Tipologie di Bancarotta

Fraudolenta Bancarotta Fraudolenta Patrimoniale (Art. 216, c. 1, n. 1 e 2, Legge Fallimentare)

Questa fattispecie si verifica quando l’imprenditore:

• Sottrae, distrae, distrugge, falsifica o dissipa i beni dell’impresa al fine di recare danno ai creditori.

• Occulta o dissimula parte dell’attivo patrimoniale. Bancarotta Fraudolenta Documentale (Art. 216, c. 1, n. 2, Legge Fallimentare) Si verifica quando l’imprenditore:

• Sottrae, distrugge o falsifica, in tutto o in parte, i libri o le altre scritture contabili dell’impresa, in modo da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari.

Bancarotta Fraudolenta Preferenziale (Art. 216, c. 3, Legge Fallimentare)

Questa forma si realizza quando l’imprenditore compie atti diretti a favorire taluni creditori a discapito di altri, violando il principio della par condicio creditorum.


Soggetti Attivi del Reato

I soggetti che possono essere perseguiti per bancarotta fraudolenta includono:

• L’imprenditore fallito.

• Gli amministratori, i direttori generali, i sindaci e i liquidatori di società fallite, in caso di concorso nel reato.


Elemento Soggettivo e Materiale

Per configurare il reato di bancarotta fraudolenta, è necessaria la presenza dell’elemento soggettivo del dolo, ovvero la volontà di compiere atti in danno ai creditori. L’elemento materiale, invece, consiste negli atti specifici di sottrazione, distrazione, falsificazione, occultamento o distruzione di beni o documenti.


Pene Previste

Le pene previste per il reato di bancarotta fraudolenta sono particolarmente severe. L’art. 216 della Legge Fallimentare prevede:

• La reclusione da tre a dieci anni per la bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.

• La reclusione da uno a cinque anni per la bancarotta fraudolenta preferenziale.


Giurisprudenza Rilevante

La giurisprudenza italiana ha sviluppato un corpus significativo di sentenze in materia di bancarotta fraudolenta, chiarendo diversi aspetti applicativi. Tra le sentenze di rilievo, si possono citare: una sentenza ha ribadito che il dolo generico è sufficiente per la configurazione del reato di bancarotta fraudolenta, senza necessità di provare un intento specifico di recare danno ai creditori. Un'altra Cassazione ha chiarito che anche gli atti di distrazione compiuti a beneficio di terzi, in assenza di un vantaggio diretto per l’imprenditore, possono integrare il reato di bancarotta fraudolenta.


Conclusioni

La bancarotta fraudolenta rappresenta un reato grave che mina la fiducia nel sistema economico e creditizio. La normativa italiana, supportata da un’ampia giurisprudenza, prevede pene severe per coloro che si rendono colpevoli di questo crimine. È fondamentale, per imprenditori e amministratori, comprendere le implicazioni legali delle proprie azioni e operare sempre con trasparenza e correttezza, al fine di evitare conseguenze penali. Questo articolo offre una panoramica della bancarotta fraudolenta, esplorandone le diverse tipologie, i requisiti legali e le principali interpretazioni giurisprudenziali.



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