Il Concordato Preventivo: Strumento di Risoluzione della Crisi d’Impresa
- Fiorenzo Auteri
- 29 lug 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Il concordato preventivo è una procedura concorsuale disciplinata dal diritto fallimentare italiano, che permette alle imprese in difficoltà economica di evitare il fallimento mediante un accordo con i creditori. Questa soluzione si configura come uno strumento di risanamento e ristrutturazione dell’impresa, consentendo di preservare il valore aziendale e i posti di lavoro.
Normativa di Riferimento
La disciplina del concordato preventivo è contenuta principalmente nel Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 (Legge Fallimentare), in particolare agli articoli 160-186, sebbene il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14), la riforma organica del diritto fallimentare, abbia apportato significative modifiche e integrazioni alla normativa esistente.
Requisiti per l’Ammissione
Per accedere al concordato preventivo, l’imprenditore deve trovarsi in stato di crisi o di insolvenza. L’articolo 160 della Legge Fallimentare richiede che l’imprenditore, sia esso individuale o collettivo, presenti un piano di risanamento che garantisca il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al 20% dell’ammontare complessivo dei crediti chirografari.
Procedura di Presentazione del Concordato
La procedura inizia con la presentazione della domanda di ammissione al concordato presso il tribunale competente. La domanda deve essere corredata da una serie di documenti, tra cui:
• Un piano dettagliato di risanamento,
• Una relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa,
• Un elenco dei creditori con l’indicazione dei rispettivi crediti,
• Una relazione di un professionista indipendente che attesti la fattibilità del piano proposto. Il tribunale, verificata la completezza e la regolarità della documentazione, ammette l’imprenditore al concordato preventivo e nomina un commissario giudiziale che avrà il compito di vigilare sulla gestione dell’impresa durante la procedura.
Omologazione del Concordato
Una volta che i creditori abbiano votato favorevolmente il piano proposto, il tribunale provvede all’omologazione del concordato. L’omologazione può essere concessa solo se il piano di risanamento risulta fattibile e se le modalità di soddisfacimento dei creditori sono considerate eque e proporzionate.
Effetti del Concordato Preventivo
L’omologazione del concordato preventivo comporta:
• La sospensione delle azioni esecutive individuali dei creditori
• La possibilità di continuare l’attività aziendale sotto la supervisione del commissario giudiziale
• La cancellazione del debito residuo nei confronti dei creditori chirografari una volta eseguite le obbligazioni previste dal piano.
Vantaggi e Criticità
Il concordato preventivo offre diversi vantaggi, tra cui la possibilità di evitare il fallimento, la conservazione del valore dell’impresa, e la protezione dei posti di lavoro. Tuttavia, presenta anche delle criticità, come la complessità e i costi della procedura, nonché il rischio di proposte di concordato che non garantiscono un’effettiva risoluzione della crisi aziendale.
Conclusioni
Il concordato preventivo rappresenta uno strumento essenziale nel panorama delle procedure concorsuali italiane, volto a favorire il risanamento delle imprese in difficoltà e a garantire il soddisfacimento dei creditori in modo ordinato e sostenibile. La sua efficacia dipende dalla capacità dell’imprenditore di presentare un piano realistico e dalla trasparenza nella gestione dell’intera procedura.
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