Il Decreto "Salva-casa" Diventa Legge: Novità e Implicazioni Giuridiche
- Fiorenzo Auteri

- 25 lug 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Il 23 luglio 2024 il Senato ha approvato in via definitiva il decreto "Salva-casa", che ora è ufficialmente legge. Con 106 voti a favore, 68 contrari e un'astensione, il provvedimento non ha subito modifiche rispetto al testo precedentemente approvato dalla Camera dei Deputati. Promosso dal Ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, il decreto introduce significative semplificazioni in ambito edilizio e urbanistico.
Le Principali Novità del Decreto
1. Micro-appartamenti
Una delle novità più rilevanti è la riduzione della superficie minima degli appartamenti. La nuova normativa prevede che le abitazioni possano avere una superficie minima di 20 metri quadrati per una persona e 28 metri quadrati per due persone, contro i precedenti 28 e 38 metri quadrati rispettivamente. Inoltre, le altezze minime interne passano da 2,70 metri a 2,40 metri.
2. Abitabilità per i Sottotetti
Il decreto rende abitabili i sottotetti, a condizione che rispettino i nuovi requisiti di altezza minima. Questa misura mira a incrementare la disponibilità di unità abitative, sfruttando spazi spesso inutilizzati.
3.Cambi di Destinazione d'Uso e Tolleranze Costruttive
Il decreto facilita i cambi di destinazione d'uso, rendendo meno complessi e più rapidi i procedimenti necessari. Le tolleranze costruttive, ossia le differenze consentite tra quanto autorizzato e quanto realizzato, sono ora portate fino al 6%, offrendo maggiore flessibilità agli operatori del settore edilizio.
4. Edilizia Libera e Silenzio Assenso
Tra le innovazioni più significative, il decreto introduce criteri di edilizia libera per interventi quali vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici. Inoltre, si rafforza il principio del silenzio assenso per le istanze presentate, riducendo i tempi e la burocrazia per l'approvazione di molti interventi edilizi.
5. Sanatoria sui Vincoli Ante 2006
Viene prevista una sanatoria per gli immobili soggetti a vincoli anteriori al 2006, permettendo la regolarizzazione di situazioni che finora erano bloccate da complessi iter burocratici e normative stringenti.
6. Semplificazioni per le Zone Devastate dalla Catastrofe del Vajont
Per gli immobili situati nelle zone colpite dalla catastrofe del Vajont del 1963, il decreto introduce semplificazioni specifiche, tra cui l'allungamento dei termini di demolizione da 90 a 240 giorni e agevolazioni per gli interventi di recupero e ricostruzione.
Critiche e Controversie
Non mancano le polemiche attorno al decreto. Francesco Boccia, presidente dei senatori del Partito Democratico, ha criticato aspramente il provvedimento definendolo "l'ennesimo condono" che favorisce coloro che operano al limite della legalità. Secondo Boccia, il decreto strizza l'occhio ai "furbi" e potrebbe incentivare pratiche edilizie poco trasparenti.
Implicazioni Giuridiche
Dal punto di vista giuridico, il decreto "Salva-casa" rappresenta una svolta significativa in materia edilizia e urbanistica. La semplificazione delle norme e l'introduzione di criteri di maggiore flessibilità rispondono all'esigenza di rilanciare il mercato immobiliare, riducendo i vincoli burocratici che spesso ostacolano gli investimenti nel settore. Tuttavia, resta da vedere come le nuove disposizioni verranno applicate in pratica e quali effetti avranno sul rispetto delle normative urbanistiche e ambientali.
Inoltre, l'assenza di misure specifiche per risolvere la questione dei cantieri a Milano – noti come "Salva Milano" – lascia aperta una problematica rilevante. La maggioranza e il governo stanno ancora cercando un accordo per un provvedimento ad hoc che possa sanare le situazioni a rischio, evitando che progetti di grande impatto restino bloccati da controversie legali.
Conclusioni
Il decreto "Salva-casa" segna un passo importante verso la semplificazione e la liberalizzazione del settore edilizio in Italia. Pur suscitando dibattiti e critiche, le nuove misure potrebbero aprire la strada a un significativo incremento dell'offerta abitativa e a una maggiore dinamizzazione del mercato immobiliare. Gli operatori del settore e i giuristi dovranno ora monitorare attentamente l'applicazione pratica delle nuove norme, valutandone gli effetti a lungo termine sul tessuto urbanistico e sulla qualità della vita delle città italiane.




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