Il Diritto al Nome nel Sistema dei Diritti della Personalità
- Fiorenzo Auteri
- 17 ago 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Introduzione
Il diritto al nome è un diritto fondamentale della persona, che rientra nel più ampio sistema dei diritti della personalità. Esso è riconosciuto e tutelato dall’ordinamento giuridico italiano come un aspetto inalienabile della dignità umana. In questa sede si analizzerà il fondamento giuridico, la disciplina e la giurisprudenza relativa al diritto al nome, evidenziando la sua collocazione nel sistema dei diritti della personalità.
Fondamento e Disciplina Giuridica
Il diritto al nome trova il suo riconoscimento nell’art. 6 del Codice Civile, che stabilisce che ogni persona ha diritto al nome che le è attribuito per legge e che non può essere arbitrariamente modificato. Il nome, inteso come l’insieme di nome proprio e cognome, rappresenta uno dei principali segni distintivi della persona, attraverso il quale essa è identificata nella società.
La disciplina del diritto al nome si articola in vari aspetti:
• Attribuzione del nome: Il nome proprio è attribuito al momento della nascita e registrato nell’atto di nascita. Il cognome, invece, segue generalmente la regola della trasmissione per via paterna, salvo eccezioni previste dalla legge, come nei casi di attribuzione del cognome materno o in situazioni di adozione.
• Tutela del nome: L’art. 7 del Codice Civile tutela il nome contro usi non autorizzati da parte di terzi che possano arrecare pregiudizio alla persona, permettendo l’azione inibitoria e il risarcimento del danno. La giurisprudenza ha sviluppato il concetto di lesione del diritto al nome non solo in casi di uso indebito, ma anche per quanto riguarda l’uso diffamatorio o offensivo del nome.
• Modifica del nome: Il cambiamento del nome, consentito solo per motivi giustificati, è subordinato a un’apposita procedura amministrativa che richiede l’autorizzazione del Ministero dell’Interno, come previsto dall’art. 89 del Regolamento di Stato Civile.
Il Diritto al Nome nel Sistema dei Diritti della Personalità
Il diritto al nome è strettamente collegato agli altri diritti della personalità, quali il diritto all’identità personale, il diritto alla riservatezza e il diritto all’immagine. La Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione hanno spesso ribadito che il nome non è solo un mezzo di identificazione, ma un elemento essenziale della persona, parte integrante della sua identità.
Giurisprudenza e Applicazioni Pratiche
La giurisprudenza italiana ha affrontato diverse questioni riguardanti il diritto al nome, tra cui la tutela del nome d’arte, il diritto dei figli di ottenere il cognome materno, e le controversie relative ai nomi delle persone transgender. Un caso significativo riguarda la pronuncia della Corte Costituzionale (sentenza n. 286 del 2016), che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che prevedevano l’automatica attribuzione del solo cognome paterno, affermando il principio della parità tra i genitori nella trasmissione del cognome.
Conclusioni
Il diritto al nome si configura come un diritto fondamentale della persona, strettamente legato alla dignità e all’identità individuale. La sua tutela nel sistema giuridico italiano riflette l’importanza di garantire a ogni individuo il rispetto e la protezione del proprio nome, inteso non solo come un segno distintivo, ma come un elemento essenziale della propria personalità.
Comments