I Vari Tipi di Danno Non Patrimoniale: Una Guida Completa
- Fiorenzo Auteri

- 5 ago 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Nell’ordinamento giuridico italiano, il concetto di danno non patrimoniale assume una rilevanza cruciale, soprattutto in relazione alla tutela dei diritti fondamentali della persona. A differenza del danno patrimoniale, che riguarda una lesione economicamente quantificabile, il danno non patrimoniale riguarda pregiudizi che non possono essere facilmente tradotti in termini monetari. Di seguito, esamineremo i principali tipi di danno non patrimoniale riconosciuti dalla giurisprudenza e dalla dottrina.
Danno Biologico
Il danno biologico consiste nella lesione dell’integrità psicofisica della persona, suscettibile di valutazione medico-legale. Esso comprende tutte le menomazioni, temporanee o permanenti, che riducono la capacità della persona di svolgere attività quotidiane, lavorative e ricreative. È valutato secondo delle tabelle elaborate dai tribunali, che stabiliscono un risarcimento in base alla percentuale di invalidità riconosciuta.
Danno Morale
Il danno morale si riferisce alla sofferenza interiore e allo stato di angoscia che una persona subisce a seguito di un evento dannoso. Questo tipo di danno è spesso riconosciuto in casi di reati penali, dove la vittima subisce un trauma psicologico. La sua quantificazione è complessa e soggettiva, e viene spesso determinata dal giudice caso per caso, basandosi sulla gravità dell’evento e l’intensità della sofferenza.
Danno Esistenziale
Il danno esistenziale riguarda il peggioramento delle condizioni di vita della persona, inteso come la perdita di occasioni di vita e la limitazione della capacità di realizzare i propri progetti esistenziali. Questo tipo di danno è stato riconosciuto dalla Corte di Cassazione come autonomo rispetto al danno biologico e morale, sebbene vi siano ancora dibattiti dottrinali sulla sua autonoma risarcibilità.
Danno alla Vita di Relazione
Il danno alla vita di relazione si configura quando l’evento dannoso incide negativamente sulle capacità relazionali e sociali dell’individuo. Questo tipo di danno è strettamente legato al danno biologico, poiché una menomazione fisica può comportare anche una riduzione delle interazioni sociali e affettive. Anche in questo caso, la quantificazione del danno è complessa e richiede una valutazione globale del pregiudizio subito.
Danno Estetico
Il danno estetico si manifesta in seguito ad alterazioni fisiche che compromettono l’aspetto esteriore della persona. Questo tipo di danno può avere ripercussioni significative sulla vita sociale e psicologica dell’individuo. La sua quantificazione tiene conto della visibilità e della gravità delle alterazioni fisiche, nonché dell’età e del sesso della vittima.
Danno da Perdita del Rapporto Parentale
Il danno da perdita del rapporto parentale è riconosciuto in caso di morte di un congiunto stretto, che provoca una sofferenza e un vuoto affettivo nei familiari superstiti. Questo tipo di danno tiene conto dell’intensità del legame affettivo e del ruolo che il defunto svolgeva nella vita dei familiari.
Danno da Stress Lavorativo (o Danno da Mobbing)
Il danno da stress lavorativo, comunemente noto come danno da mobbing, si verifica quando un lavoratore subisce vessazioni sistematiche e protratte nel tempo sul luogo di lavoro. Queste situazioni possono causare gravi disturbi psicologici e compromettere la salute mentale del lavoratore. Il riconoscimento di questo tipo di danno richiede prove specifiche delle condotte vessatorie e del nesso causale con il pregiudizio subito.
Danno Catastrofale
Il danno catastrofale rappresenta una particolare tipologia di danno non patrimoniale, caratterizzata da una gravità eccezionale. Esso riguarda situazioni di estrema sofferenza e compromissione dell’integrità psicofisica della vittima, spesso derivanti da eventi traumatici di grande portata. Esempi di danno catastrofale includono:
• Stati di coma prolungato: Situazioni in cui la vittima resta in uno stato vegetativo o di minima coscienza per lunghi periodi, con una qualità della vita estremamente compromessa.
• Gravi mutilazioni: Amputazioni multiple o lesioni che comportano la perdita dell’uso di più arti o funzioni corporee essenziali.
• Lesioni cerebrali gravi: Danni al cervello che provocano disabilità cognitive e motorie permanenti e severe.
Le principali caratteristiche del danno catastrofale sono:
• Estrema Gravità: Lesioni che comportano una compromissione totale o quasi totale delle capacità fisiche e cognitive della vittima.
• Irreversibilità: Lesioni permanenti, senza possibilità di recupero significativo nel tempo.
• Impatto Psicosociale: Conseguenze che influenzano profondamente la sfera emotiva e relazionale della vittima e dei suoi familiari.
• Alto Costo Assistenziale: La gestione delle condizioni della vittima richiede spesso cure mediche continue e assistenza professionale, con costi elevatissimi.
Conclusione
La classificazione del danno non patrimoniale è un ambito complesso e in continua evoluzione, influenzato dalle pronunce giurisprudenziali e dai contributi dottrinali. Ogni caso va valutato singolarmente, tenendo conto delle specificità del pregiudizio subito e della sua incidenza sulla vita della persona danneggiata. È fondamentale, pertanto, affidarsi a professionisti esperti che sappiano orientarsi tra le diverse tipologie di danno e che possano garantire un’adeguata tutela dei diritti dei propri assistiti.




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