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Diffamazione sui Social Media

  • Immagine del redattore: Fiorenzo Auteri
    Fiorenzo Auteri
  • 20 lug 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 23 lug 2024

Introduzione

Con l’avvento dei social media, le interazioni tra le persone sono diventate sempre più immediate e pubbliche. Tuttavia, questa velocità e accessibilità hanno anche portato a un aumento dei comportamenti offensivi e diffamatori online. Ma cosa succede quando qualcuno ti insulta pubblicamente su un social media? È possibile denunciare per diffamazione? Scopriamolo insieme.


Cos’è la Diffamazione?

Secondo l’articolo 595 del Codice Penale italiano, la diffamazione si configura quando qualcuno, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione. Se l’offesa avviene tramite il mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, come internet, la pena è aumentata.


Diffamazione sui Social Media

I social media, pur essendo piattaforme virtuali, non sono esenti dalle leggi sulla diffamazione. Insultare o offendere qualcuno su Facebook, Instagram, Twitter, YouTube o qualsiasi altra piattaforma sociale può costituire reato di diffamazione. Questo vale sia che l’offesa avvenga durante una live, sotto un post, o in un commento a un video.


Quando si Può Denunciare?

Per procedere con una denuncia per diffamazione sui social media, è necessario che siano presenti alcuni elementi essenziali:

1. Offesa alla Reputazione: Deve esserci un’offesa chiara e diretta alla reputazione della persona.

2. Comunicazione con Più Persone: L’offesa deve essere comunicata a più persone. Nei social media, questo elemento è facilmente soddisfatto, dato che i post e i commenti sono visibili a molti utenti.

3. Intenzionalità: Deve esserci l’intenzione di offendere. Anche un commento apparentemente ironico o scherzoso può essere considerato diffamatorio se il contesto e il tono suggeriscono un’intenzione offensiva.


Come Procedere?

Se ritieni di essere stato vittima di diffamazione sui social media, ecco i passaggi da seguire:

1. Raccolta di Prove: Fai uno screenshot o scarica una copia del post, commento, o video offensivo. Assicurati che la prova includa la data, l’ora e l’identità dell’utente che ha pubblicato il contenuto (meglio se autenticata da un notaio).

2. Identificazione del Responsabile: Anche se l’offesa proviene da un profilo fake, è possibile richiedere alla piattaforma social di fornire i dati dell’utente responsabile. Questo processo può richiedere l’intervento delle autorità giudiziarie.

3. Consultazione Legale: Rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto penale o in diritto dell’informazione per valutare la situazione e determinare la strategia legale migliore.

4. Presentazione della Querela: La querela per diffamazione deve essere presentata entro tre mesi dal momento in cui si è avuta conoscenza dell’offesa e va presentata presso le autorità competenti, come la Polizia Postale o il Pubblico Ministero.


Applicazione nelle Diverse Situazioni

1. Presenza del Soggetto Durante una Live:

• Scenario: Se una persona viene insultata durante una live e si può dimostrare che l’offesa è stata fatta in sua presenza, la situazione può avvicinarsi all’ex configurazione dell’ingiuria.

• Implicazioni: Anche se il soggetto è presente, la diffamazione può ancora essere applicata poiché la comunicazione dell’offesa avviene pubblicamente e viene percepita da più spettatori della live. La presenza della vittima in quel momento può solo aggiungere gravità alla situazione, ma non modifica la configurazione del reato come diffamazione, specie se si dimostra che in quel momento il soggetto diffamato non abbia letto, e quindi percepito, l’offesa recatagli.

2. Assenza del Soggetto o Mancata Lettura del Commento in Diretta:

• Scenario: Se una persona viene insultata in un commento sotto un post o durante una live, ma non è presente o non legge il commento in diretta, la configurazione del reato di diffamazione è chiara. L’offesa è comunicata a più persone e la vittima non è presente nel momento dell’offesa.

• Implicazioni: In questo caso, si applica pienamente l’art. 595 del Codice Penale, in quanto la diffamazione richiede che l’offesa sia percepita da terzi e la vittima non sia presente. L’offesa può essere notificata alla vittima successivamente, ma l’elemento centrale è la comunicazione a più persone.


Elementi Chiave da Considerare

• Numero di Persone Raggiunte: La presenza o assenza della vittima non modifica il fatto che l’offesa sia stata comunicata a più persone, che è un elemento essenziale per la configurazione della diffamazione.

• Intenzionalità e Contesto: Anche l’intenzione di offendere e il contesto in cui l’offesa è avvenuta sono rilevanti. Se l’offesa è stata fatta pubblicamente con l’intenzione di danneggiare la reputazione della vittima, ciò costituisce diffamazione.

• Prova dell’Offesa: In entrambi i casi, è fondamentale raccogliere prove concrete dell’offesa, come screenshots, registrazioni video o testimonianze, per supportare la denuncia.


Conclusioni

La diffamazione sui social media è un fenomeno sempre più frequente, ma la legge offre strumenti efficaci per tutelare la propria reputazione. È fondamentale agire tempestivamente e raccogliere tutte le prove necessarie per supportare la propria denuncia. Se sei vittima di diffamazione online, non esitare a consultare un professionista per difendere i tuoi diritti.







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