Concorso Esterno in Associazione di Tipo Mafioso: Profili Problematici e Principi di Legalità e Prevedibilità nella Giurisprudenza Sovranazionale
- Fiorenzo Auteri

- 27 lug 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Introduzione
Il concorso esterno in associazione di tipo mafioso è una figura giuridica che ha suscitato ampi dibattiti dottrinali e giurisprudenziali. Essa implica la partecipazione di soggetti non formalmente affiliati all’organizzazione mafiosa ma che ne agevolano consapevolmente l’attività. Questo articolo analizza i profili problematici di tale istituto con particolare riferimento ai principi di legalità e prevedibilità, esaminando anche le implicazioni derivanti dalla giurisprudenza sovranazionale. Si considerano infine le possibili vicende della contestazione del reato nei vari gradi di giudizio, in particolare il mutamento del fatto e della qualificazione giuridica.
Profili Problematici del Concorso Esterno Definizione e Inquadramento Giuridico
Il concorso esterno in associazione mafiosa rappresenta una costruzione giurisprudenziale derivante dalla necessità di reprimere condotte di supporto alla criminalità organizzata che, pur non integrando un’effettiva partecipazione all’associazione, ne garantiscono la perpetrazione. La Corte di Cassazione italiana ha delineato i contorni di tale figura attraverso una serie di sentenze fondamentali, come la celebre sentenza Demitry (Cass., Sez. Unite, n. 16 del 5 ottobre 1994), che ha fornito i criteri per individuare il concorso esterno in termini di consapevolezza e volontarietà dell’agevolazione.
Criticità in Relazione al Principio di Legalità
Il principio di legalità, sancito dall’art. 25, comma 2, della Costituzione italiana e dall’art. 7 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), richiede che i reati siano definiti in modo chiaro e preciso dalla legge. Tuttavia, la figura del concorso esterno solleva problemi in termini di determinatezza e prevedibilità della norma penale. La mancanza di una definizione legislativa precisa comporta il rischio di una interpretazione giurisprudenziale eccessivamente estensiva, in violazione del principio di legalità.
Prevedibilità e Giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha affrontato la questione della prevedibilità delle norme penali in diverse occasioni, stabilendo che una legge penale deve essere accessibile e prevedibile nei suoi effetti. La giurisprudenza della Corte ha evidenziato che, per essere conforme al principio di legalità, una norma deve permettere al cittadino di sapere, con l’assistenza di una consulenza legale se necessario, quali atti e omissioni possano comportare responsabilità penale. Nel contesto del concorso esterno, la Corte EDU ha esaminato il caso Contrada v. Italy (App. no. 66655/13, 14 April 2015), in cui si è ritenuto che la condanna di Bruno Contrada per concorso esterno in associazione mafiosa fosse in violazione del principio di prevedibilità della legge penale, dato che al momento dei fatti contestati la figura del concorso esterno non era sufficientemente delineata nella giurisprudenza italiana.
Vicende della Contestazione nei Diversi Gradi di Giudizio: Mutamento del Fatto e della Qualificazione Giuridica
La contestazione del concorso esterno può subire modifiche significative durante i vari gradi di giudizio. Il mutamento del fatto o della qualificazione giuridica può incidere profondamente sulla posizione dell’imputato, sollevando questioni legate ai diritti di difesa e al giusto processo. In particolare, la riformulazione delle accuse può comportare un ampliamento della portata della contestazione iniziale, con possibili ripercussioni sul principio del ne bis in idem e sulla durata ragionevole del processo.
Sentenze e Orientamenti Giurisprudenziali
La giurisprudenza italiana ha affrontato il tema del mutamento del fatto e della qualificazione giuridica con un approccio variegato. La Cassazione ha stabilito che il giudice d’appello non può modificare il fatto contestato se ciò comporta una sorpresa per l’imputato, compromettendo il diritto di difesa. Tuttavia, è possibile una diversa qualificazione giuridica del medesimo fatto senza che ciò costituisca una violazione dei diritti dell’imputato, purché vi sia stata la possibilità di un contraddittorio effettivo.
Riflessioni Conclusive
Il concorso esterno in associazione mafiosa rappresenta un terreno complesso e controverso del diritto penale, caratterizzato da tensioni tra esigenze di repressione della criminalità organizzata e tutela dei principi fondamentali del diritto penale. La definizione giurisprudenziale della figura e le sue implicazioni sul principio di legalità e prevedibilità richiedono un’attenta valutazione alla luce delle pronunce sovranazionali, con l’obiettivo di garantire un equilibrio tra sicurezza pubblica e diritti individuali.




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